Storia
Casa Martarel

Tutto è iniziato con la passione per i lievitati, sfrenata, prima per lievito “di birra” e successivamente per il lievito naturale… filone dopo filone, focaccia dopo focaccia, mi accorgo che non mi bastava più.

Poi a novembre 2016 mi iscrivo ad un corso sui grandi lievitati da ricorrenza tenuto dal maestro Alessandro Bresciani. Ho molto da imparare, ma abbastanza passione per farlo. Commetto un po’ di errori all’inizio, ma piano piano inizio a migliorare, molte cose sono da buttare, purtroppo, ma il sogno di preparare un panettone come si deve è vicino.

E poi, un giorno, si avvera.

Mi impongo di non impegnarmi in una grande produzione e scelgo così di rivolgermi ad un pubblico locale, quello estremamente attento alla qualità artigianale. I primi ad assaggiarlo sono i clienti del ristorante di mio padre, ai quali viene offerto a fine pasto. I complimenti e le richieste del bis crescono ogni giorno, questo mi fa pensare che la scelta di investire in questa attività non sia così folle.

E infatti, si rivela giusta.

Così continuo ad impastare, provare, studiare e a prestare un’attenzione sempre più maniacale per le materie prime. Lo faccio per un anno, e quando il risultato mi sembra più che buono decido di rimettermi in gioco e seguire un nuovo corso insieme ad un importante maestro pasticcere: in questa occasione mi affido ad Alessandro Bertuzzi.

Profondo conoscitore della materia prima e un vero pozzo di sapienza riguardo lievito e grandi lieviti, mi aiuta, ispira, affianca nella lavorazione del prodotto. Diventiamo presto amici, è un’amicizia sana, genuina, meravigliosa.

Due anni dopo frequento su invito una cinque giorni di full immersion sul lievito madre a Torino. Qui affino le tecniche, ne apprendo di nuove, e l’amore per il mestiere esplode inesorabile. Ma non si finisce mai di imparare, e a novembre 2021 mi iscrivo ad un nuovo corso sul pane a lievitazione naturale, tenuto da Ezio Marinato. Ne seguiranno tanti altri, non potrebbe andare diversamente. Per lavorare ad alti livelli non è ammesso fermarsi.

E arriviamo al progetto Casa Martarel, nato per ricordare i nostri nonni e i sapori di una volta. Il nome deriva infatti dal soprannome di famiglia, di quelli che si davano una volta qui a Riccione. “Martarel” era quello del mio nonno, c’era pure il detto:

Le angurie ad Martarel u gne sbaja una

Matteo Vannucci